martedì 29 aprile 2008
Alemanno for the win
venerdì 25 aprile 2008
Viva l' Italia
l'Italia del valzer, l'Italia del caffè.
L'Italia derubata e colpita al cuore,
viva l'Italia, l'Italia che non muore.
Viva l'Italia, presa a tradimento,
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l'Italia, l'Italia che non ha paura.
Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre,
l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre,
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l'Italia, L' ITALIA CHE RESISTE.
Buon 25 aprile a tutti.
mercoledì 23 aprile 2008
Liscia la notizia

lunedì 21 aprile 2008
Non sono xenofobo, ma dico cose xenofobe

Sarà lui il nostro vice-premier, Roberto Calderoli una persona per bene, a modo, pacata che pensa prima di parlare. Per chi si fosse perso le sue gesta degli anni precedenti, conosciamolo meglio:
L'11 giugno 2007 viene iscritto al registro degli indagati, con l'ipotesi di appropriazione indebita e ricettazione dalla Procura della Repubblica di Lodi nell’inchiesta sulla Bpl di Giampiero Fiorani. Il quale sostiene diaverlo foraggiato per garantirsi l’appoggio politico della Lega durante il suo tentativo di scalata alla Banca Antonveneta: con ilsuo sottosegretario Brancher, l’allora ministro delle Riforme si sarebbe spartito 200mila euro.
Salvo per prescrizione nel processo per i tafferugli con la polizia nella sede leghista di via Bellerio a Milano (resistenza a pubblico ufficiale), Calderoli è scampato al processo in corso a Verona per le camicie verdi (attentato alla Costituzione e all’unità dello Stato, strutturaparamilitare fuorilegge) grazie a una legge ad personam e all’insindacabilità regalatagli dal Senato (contro cui però la Procuraricorrerà alla Consulta).
Ricordiamo anche alcune sue dichiarazioni, da persona equilibrata tollerante e intelligente:
Sui Gay
" La civiltà gay ha trasformato la Padania in un ricettacolo di culattoni... Qua rischiamo di diventare un popolo di ricchioni. "
"Pacs e porcherie varie hanno come base l'arido sesso e queste assurde pretese di privilegi da parte dei culattoni... " (dal corrire della sera del 15 gennaio 2006)
Su Napoli e la campania che questa volta ha votato in larga maggioranza per la loro coalizione:
"La fogna va bonificata e visto che Napoli oggi è diventata una fogna bisogna eliminare tutti i topi, con qualsiasi strumento, e non solo fingere di farlo perché magari anche i topi votano. "
"Ambulanze assaltate, come non accade nemmeno nei Paesi in guerra, incendi urbani, guerriglie con la polizia: tutto quello che sta succedendo dimostra che Napoli non è Italia." ( 6 gennaio 2008)
Sugli Immigrati:
"Che tornino nel deserto a parlare con i cammelli o nella giungla con le scimmie, ma a casa nostra si fa come si dice a casa nostra!"
"Dare il voto agli extracomunitari, non mi sembra il caso, un paese civile non può fare votare dei bingo-bongo che fino a qualche anno fa stavano ancora sugli alberi"
"Con una salva di dietro e una davanti, le navi dei clandestini non partirebbero più!"
"Non sono xenofobo, ma dico cose xenofobe" (da "il foglio" 10 dicembre 2007)
Sappiamo tutti cosa pensa della legge elettorale da lui creata ("Questa legge qua l'ho scritta io ma è una porcata, glielo dico francamente." Da Matrix del 15 marzo 2006) Non basta Berlusconi a farci fare figuracce? Evidentemente no, ora avremo anche il vice Premier pronto a tenere alta la credibilità dell' Italia in Europa.
sabato 19 aprile 2008
Batistuta? No Silvio!


Che da bambini si giochi a spararsi facendo il gesto delle pistole, o del mitra va bene. Che Batistuta all' ennesimo gol della sua carriera spari simbolicamente in aria può passare. Ma che lo faccia il nostro Premier no. O meglio vedendolo superficialmente ci si potrebbe passare su, ma i livelli su cui possiamo leggere questo gesto sono molteplici e ci fanno capire meglio questa gaffe. Ma prima per chi si fosse perso la notizia, ecco un breve riassunto:
"Una giornalista russa, Natalia Melikova, pone a Putin una domanda sui suoi presunti rapporti con una ex campionessa olimpica di ginnastica artistica ora divenuta parlamentare, Putin la gela con lo sguardo, Berlusconi interviene mimando scherzosamente il gesto di una scarica di mitra per stemperare l' atmosfera..."
Per prima cosa ci sarebbe da interrogarsi se il comportamento di un Primo ministro, è consono o meno ai vari scherzi con i quali Berlusconi ci ha fatto conoscere in Europa (ci ricordiamo tutti le corna fatte in Spagna, l' aver dato del kapò al parlamento europeo, la recente sparata sulle troppe donne nell' esecutivo spagnolo ecc...). Ma questo è sicuramente la parte minore della vicenda, ci sono alcuni altri aspetti da considerare. In secondo luogo vorrei focalizzare l' attenzione sull' aspetto semiologico di "mitragliare" un giornalista che fa domande scomode, un simbolo che quasi conferma la voglia di Berlusconi ( " l 'editorialista più liberale che c' è" come ha sostenuto lui) di "eliminare" le persone scomode che fanno domande, inchieste o raccontano fatti che non piacciono ai politici. Vedi Luttazzi, Biagi, Veltri, Guzzanti, Santoro per fare alcuni nomi...
Il terzo, ultimo e più grave aspetto è quello di aver fatto finta di sparare a una giornalista RUSSA, quando negli ultimi 10 anni in Russia sono stati uccisi oltre 200 giornalisti considerati scomodi e Putin non ha mai fatto chiarezza su questi fatti. Basta ricordarsi Anna Politkovskaja o Antonio Russo . Pensando a questo non mi sembra di buon gusto questa ultima trovata del nostro Presidente del consiglio, ma forse sono io che prendo le cose troppo seriamente; dovrei fare come lui, scherzarci su, tanto in fondo la libertà di stampa non è così importante. Spariamogli pure sopra....
venerdì 18 aprile 2008
Povera (Al)italia

Io amo Alitalia, io volo Alitalia
Tanto per riinfrescarci la memoria, ecco cosa ha detto il 27 Marzo 2008 il nostro Premier: "«La cordata italiana non è qualcosa di campato in aria: ci sono alcuni nomi di imprenditori impegnati su questo fronte che non posso fare per dovere di riservatezza. Fra qualche giorno questi nomi saranno conosciuti da tutti, perché faranno certamente un'offerta impegnativa». Tutto risolto dunque grazie all' intervento di Berlusconi? Non proprio, infatti son passati 21 giorni e di nomi concreti per la cordata non ne sono stati fatti, in compenso dopo aver vinto le elezioni, sembra che ora Alitalia possa esser venduta agli stranieri, basta che venga lasciata una Bandierina italiana sulle code o sulle ali, a ricordarne la nazionalità. Torna quindi molto probabile l' intesa con Air France klm, ma si affacciano anche Lufthansa e la russa Aeroflot. Berlusconi dichiara però che accetterà un intesa con i francesi solo in caso di un gruppo internazionale con "pari dignità" tra le compagnie, mentre proprio oggi gli Industriali han dichiarato che "affinché Alitalia arrivi nelle condizioni per poter strappare la pari dignita ad un eventuale partner, servirebbero dai 3 ai 5 anni". Intanto il tempo rimasto è poco, i soldi in cassa ancora meno e la situazione rimane in stallo. E allora accontentiamoci della bandiera Italiana sugli aerei, tanto le elezioni sono finite no?
mercoledì 16 aprile 2008
Il Totoministri

(Dal sito de "la Repubblica, clicca per ingrandirlo)
A due giorni dalla vittoria delle elezioni da parte del centro destra, impazza in ogni trasmissione o giornale il Totoministri. Come aveva detto Berlusconi molti della vecchia guardia saranno confermati, ma non mancheranno le sorprese. E allora si prospettano Mara Carfagna, gli amici Bondi e Bonaiuti e altri simpatici personaggi come Ministri. Senza dimenticare Maroni, imputato con le accuse di " attentato contro la Costituzione e l’integrità dello Stato e creazione di struttura paramilitare fuorilegge " probabile ministro degli Interni e Matteoli, imputato per favoreggiamento per uno scandalo di abusi edilizi all' isola d' Elba. Chi meglio di lui alle Infrastrutture? Una riflessione la faccio anche vedendo Fini come prossimo Presidente della camera dei Deputati, ruolo istituzionale e superpartes, tanto per relegare AN lontana dalle decisioni ed evitare che possa disturbare durate il governo del nostro Silvio. Insomma un po' come successe con Mentana nel 2004 quando dovette lasciare il Tg5 per far posto al più mansueto Carlo Rossella. Berlusconi parlò di promozione per Chicco, che sparì dal video. Sarà una promozione per AN anche questa?
Per le quote rose si prospettano 2-3 ministeri, no nsaranno 4 come aveva annunciato giorni fa, ma meglio di niente. A questo proposito domani magari parliamo della Prima figuraccia estera fatta dal Premier che ha definito "Troppo rosa" l' esecutivo spagnolo da poco eletto...
martedì 15 aprile 2008
La Terza Repubblica

E' nata ieri la terza Repubblica, e appaiono chiari ad una prima analisi i grossi cambiamenti che questo ha portato. Il bipartitismo si è affermato in maniera prepotente con 2 gruppi parlamentari che si spartiscono oltre l' 85% dei voti, e alla camera e al senato avremo solo 3 schieramenti rappresentati. Già solo 3 perchè, e qui veniamo al secondo cambiamento consistente, la sinistra radicale per la prima volta nella sua storia sarà solo un gruppo extraparlamentare. E nel giorno in cui la lega sancisce la sua forza, diventa il terzo partito in Italia e ottiene oltre l' 8% io inizio a preoccuparmi e a non esser molto felice di questa terza repubblica. Queste elezioni han davvero sancito la fine delle ideologie politiche? Spero di no, ma temo di si. E ora mi vien da pensare che le corna Silvio le stia facendo a noi.
Intanto due appunti, il Primo e che il nostro nuovo premier aveva promesso la lista dei ministri per l’11 aprile. Oggi siamo al 15 e l' unica cosa che abbiamo visto è Berlusconi dire che Frattini andrà agli esteri e Fini smentirlo. Chi ben inizia è a metà dell' opera...
In compenso Giuliano Ferrara, che inizialmente pensava addirittura al ministero della salute, e poi di poter superare lo sbarramento alla camera, ha ottenuto poco più di 100.000 voti (pari allo 0,3 ). Vien da dire un partito nato e abortito nell' arco di due mesi.
lunedì 14 aprile 2008
Il giorno della verità
Per chi comunque non si fida di proiezioni e simili e volesse seguire in diretta le sezioni scrutinate potete andare Nel sito del ministero degli interni. Ecco i link:
QUI PER IL SENATO
QUI PER LA CAMERA
Brogli e Imbrogli
Ecco l' articolo apparso sul corriere della sera:
Voto di scambio all'estero
Dell'Utri nelle intercettazioni Indagine su 50 mila schede, coinvolti uomini della 'ndrangheta
REGGIO CALABRIA — Stando all'inchiesta della procura di Reggio Calabria sui possibili brogli elettorali commissionati all'estero, spunta il nome del senatore di Forza Italia Marcello Dell'Utri. Dalle intercettazioni telefoniche il faccendiere-bancarottiere Aldo Miccichè, calabrese di Maropati, avrebbe affidato il compito di sostenere la lista Berlusconi alla cosca Piromalli di Gioia Tauro, il casato di 'ndrangheta più potente in Calabria. Miccichè, intanto, dal Venezuela dove si è rifugiato per sottrarsi alla condanna definitiva per bancarotta fraudolenta e millantato credito, avrebbe messo a disposizione del senatore di Forza Italia i suoi legami con il cartello di 'ndrangheta sudamericana per favorire il controllo del voto degli italiani all'estero, mobilitando i consoli onorari.
Nel dossier di circa 430 pagine consegnato al ministro dell'Interno Amato dal procuratore distrettuale di Reggio Calabria Francesco Scuderi e dal pm Roberto Di Palma, si capisce come le schede bianche, circa 50 mila, sarebbero diventate voto utile per il partito di Berlusconi. Miccichè al telefono con Dell'Utri si dice convinto che l'operazione andrà in porto. «Basterà pagare qualche addetto ai lavori — dice rivolgendosi a Del-l'Utri, chiamandolo per nome —. I responsabili delle votazioni si tapperanno entrambi gli occhi quando qualcuno dei nostri si preoccuperà di recuperare tutte le schede bianche e barrare la casella col simbolo Pdl». Per tutto ciò c'era un prezzo: 200 mila euro. L'esponente politico azzurro però chiede al faccendiere calabrese garanzie anche sul voto in Calabria. «Nessun problema», si affretta a ribadire dal Venezuela, Miccichè. E per sancire un'alleanza strategica con Dell'Utri invia a Milano Antonio Piromalli, reggente del casato, figlio di Pino, detto «Facciazza », in carcere con il 41 bis e suo cugino Gioacchino, avvocato, radiato dall'ordine dopo una condanna per mafia. Miccichè gli raccomanda al telefono di essere convincenti con il senatore azzurro, facendo trasparire tutta la potenza della cosca non solo in ambito provinciale, ma nell'intera regione. L'incontro avviene nello studio di Dell'Utri. Il senatore forzista resta entusiasta del colloquio tant'è che al telefono, successivamente, si congratula con Miccichè per avergli fatto conoscere due «bravi picciotti».
L'inchiesta della procura di Reggio Calabria nasce per caso e prende spunto da un omicidio. Quello di Salvatore Pellegrino, «l'uomo mitra», assassinato il 5 luglio dello scorso anno a Gioia Tauro. Pellegrino sarebbe stato ammazzato dai Piromalli — è l'ipotesi investigativa — perché ritenuto responsabile dei danneggiamenti alla cooperativa Valle del Marro, un tempo dei Piromalli e oggi, dopo la confisca, passata a Libera di don Ciotti. Le utenze dei Piromalli, in particolare quelle di Antonio e Gioacchino, sono messe sotto controllo. Si scopre così che i due rampolli della famiglia hanno continui scambi con Aldo Miccichè. Il faccendiere parla al telefono con tutti i politici italiani. Per gli inquirenti è un uomo che ha ancora molto potere in Italia. Si sente spesso con Clemente Mastella, allora ministro della Giustizia. In più occasioni parla anche con i suoi più stretti collaboratori. E chiede un favore: bisogna fare in modo che sia tolto il 41 bis a Pino Piromalli. La richiesta viene anche fatta a Dell'Utri, in cambio dell'appoggio elettorale dei Piromalli. L'indagine Why not della procura di Catanzaro coinvolge il ministro della Giustizia. È l'estate del 2007. La richiesta si blocca.
Carlo Macrì 12 aprile 2008